Circa il 97% di ciò che comunichiamo, non lo trasmettiamo attraverso il linguaggio verbale, bensì attraverso quello del corpo: la gestualità, la postura, le espressioni facciali.
La comunicazione non verbale permette di decifrare e comprendere tutte quelle micro azioni che svolgiamo in automatico e che sono apparentemente insignificanti ma che, in realtà, possono rivelare molto della nostra personalità e del nostro stato d’animo.
Il modo in cui ci relazioniamo ai nostri capelli, il modo in cui li tocchiamo, li tiriamo o li arrotoliamo, per esempio, è un elemento importante della nostra comunicazione non verbale e dice qualcosa di noi: vediamo insieme cosa!
Toccare i capelli : che significa?
Abbiamo sempre una ciocca di capelli in mano con cui giocare? Il gesto di passarsi le dita tra i capelli, tirarli, attorcigliarli, spostarli dietro l'orecchio, specialmente quando parliamo con qualcuno, può rivelare qualcosa di noi.
Tricotillomania
Una piccola parentesi per precisare che "giocherellare con i capelli” è diverso da “strapparsi i capelli”: quest'ultimo comportamento, infatti, è sintomo di un disturbo psicologico chiamato, appunto, tricotillomania (dal greco thríks trikós ‘pelo, capello’, tíllo ‘strappo’ e mania).
Le persone che soffrono di tricotillomania trovano sfogo da ansia o depressione nel gesto di strapparsi capelli, ciglia e sopracciglia: pelo per pelo ma di continuo.
Ovviamente, è consigliato rivolgersi a uno specialista il prima possibile, per non rischiare di aggravare la situazione e danneggiare in modo permanente i follicoli piliferi.
Il linguaggio dei capelli
Ma torniamo al nostro tema di oggi: cosa stiamo comunicando di noi, all’esterno, quando ci tocchiamo i capelli?
Stiamo cercando di sedurre l’interlocutore, siamo in imbarazzo oppure ci annoiamo? Siamo nervose o interessate?
Analizziamo insieme tutte le diverse emozioni e gli stati d’animo che emergono da questo gesto apparentemente banale.
È ovvio che ogni interpretazione dev’essere inserita nel suo contesto specifico e deve tenere conto anche degli altri segnali verbali e non, che mandiamo.
Nervosismo
Attorcigliarsi i capelli intorno alle dita funziona come antistress in casi di nervosismo, ansia o tensione.
Noia
C’è chi si tocca i capelli per passare il tempo, per tenersi impegnata in qualcosa in un momento di noia, per esempio mentre si aspetta l’autobus o il proprio turno in fila.
Disagio
Quando invece ci trastulliamo con i nostri capelli durante una conversazione, probabilmente non ci sentiamo a nostro agio oppure proviamo disinteresse o chiusura verso ciò che accade intorno a noi.
Auto-rassicurazione
Toccarsi i capelli in situazioni in cui ci sentiamo in difficoltà può rappresentare una ricerca di tranquillità e rassicurazione.
Seduzione
Spostare le ciocche dal viso o buttarsele dietro le spalle, scoprendo il collo, è un gesto seduttivo, che dimostra attrazione o verso l’interlocutore oppure nei confronti dell’argomento di cui stiamo parlando.
Mettersi i capelli dietro l’orecchio
Quest’azione può avere un duplice significato, a seconda di come avviene.
Se portiamo i capelli dietro l’orecchio in modo compulsivo, continuamente, allora può essere interpretato come un segnale di nervosismo o imbarazzo.
Se invece lo facciamo di tanto in tanto, questo gesto può indicare apertura e ricettività verso l’interlocutore: spostiamo i capelli dall’orecchio per ascoltare meglio quello che ha da dirci.
Ma toccarsi i capelli fa bene?
La risposta è “no”.
Le nostre mani sono spesso sporche o unte, anche se non ce ne accorgiamo: tocchiamo telefoni, porte, maniglie.
Toccarsi spesso i capelli rischia di sporcarli più in fretta, di stimolare la produzione di sebo e di provocare l’effetto crespo sulle lunghezze che vengono sottoposte a continuo sfregamento.
Un consiglio?
Cerchiamo di toccarci i capelli il meno possibile, se proprio non possiamo farne a meno laviamoci prima le mani e, last but not least, dopo ogni lavaggio applichiamo il super spray 3 in 1 di Hava per contrastare l’effetto crespo!