Capelli secchi e sfibrati dopo l’asciugatura?
Tendenzialmente crespi e opachi?
Il phon è tra i primi responsabili della salute dei nostri capelli.
Utilizzarlo nel modo corretto è fondamentale ma, punti altrettanto importanti sono la tecnologia che lo fa funzionare e il materiale di cui è fatto.
Phon tradizionale VS Phon a ioni
Come funziona il phon tradizionale? Più o meno così: soffia via le particelle di acqua dal capello bagnato tramite un getto di aria calda.
Questo meccanismo, rischia di seccare e sfibrare le chiome più sensibili e delicate.
Per ovviare a questo problema, c’è la tecnologia a ioni negativi.
Se il phon normale elimina l'acqua dal capello, soffiandola via, quello a ioni, invece, scompone le particelle di acqua, trasformandole in molecole sempre più piccole.
Il phon a ioni: come funziona?
Gli ioni negativi emessi dal phon, rimpicciolendo le particelle di acqua, facilitano il loro assorbimento da parte del capello.
Quest'ultimo, così, si prende tutta l’acqua di cui ha bisogno e quando raggiunge un livello soddisfacente di idratazione, lascia evaporare le particelle in eccesso.
I vantaggi
- I nostri capelli rimangono idratati a fondo, soffici, lucenti e più pettinabili!
- Gli ioni negativi aiutano anche a ridurre l’elettricità statica (causata da ioni positivi) evitando quindi il fastidioso effetto elettrico.
- Le particelle di acqua vengono assorbite più in fretta perché sono più piccole: risultato? Tempi di asciugatura dimezzati e risparmio energetico!
I materiali top: ceramica o tormalina
La tormalina (utilizzata soprattutto per le griglie del phon) è un materiale in grado di produrre ioni negativi, mentre la ceramica riesce a distribuire l’aria calda sulla chioma in maniera uniforme e a mantenere la temperatura sempre costante: niente surriscaldamenti o picchi di calore che, come sappiamo, danneggiano le chiome!
Il top?
L’unione tra materiali e tecnologia: un phon a ioni in ceramica e tormalina!