Tra i fenomeni che riguardano i capelli ce ne sono alcuni assolutamente fisiologici, come la “caduta stagionale", l’incanutimento o le alterazioni dell’equilibrio sebaceo dovute a cambiamenti ormonali.
Altri fenomeni, invece, sono vere e proprie patologie e necessitano, quindi, l’intervento di uno specialista in tricologia - questo il nome della branca della dermatologia che si occupa della salute dei capelli.
Chi è lo specialista dei capelli?
Si chiama tricologo ed è un dermatologo specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle patologie che colpiscono i capelli e il cuoio capelluto.
Trovare un tricologo è semplice: normalmente, questi medici lavorano associati a studi dermatologici oppure in centri specializzati per la salute dei capelli.
Quando rivolgersi al tricologo?
Sono diversi i casi in cui è consigliabile sentire il parere di uno specialista:
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Problemi del cuoio capelluto, quali: dermatite seborroica, iperidrosi, forfora, eccessiva secchezza cutanea.
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Assottigliamento dei capelli.
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Diradamento visibile.
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Perdita di capelli anomala (in quantità maggiore di 100/150 capelli al giorno).
I segnali di allarme
Non sempre è facile accorgersi subito di questi disturbi: capita, infatti, che ce ne accorgiamo quando ormai il danno è già ben visibile o persiste da tempo.
Quando arriviamo a questo stadio, spesso la patologia è più difficile da trattare: è molto meglio, quindi, prevenire e imparare a riconoscere i campanelli d’allarme da tenere sott’occhio!
Eccone alcuni:
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La riga in mezzo ai capelli è sempre più larga.
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La cute è più visibile.
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Sul cuscino, sulla spazzola e in doccia troviamo più capelli del solito.
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La coda è più sottile di prima.
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Andiamo meno spesso a tagliare i capelli: significa che crescono più lentamente.
Come funziona la visita?
Come una normale visita specialistica: il tricologo fa prima un’anamnesi, ovvero raccoglie informazioni sul nostro stato di salute generale, patologie pregresse e sulla problematica specifica che ci ha portate lì in quel momento.
Dopodichè si passa all’esame obiettivo, ovvero all’osservazione - sia ad occhio nudo che con l’aiuto di strumenti di ingrandimento - della cute, delle dimensioni del fusto, del rapporto caduta/crescita, della densità dei capelli ecc.
Talvolta, la causa potrebbe non essere immediatamente palese: in questi casi, lo specialista prescriverà degli esami extra come le analisi del sangue, oppure una biopsia della cute, per analizzarla nel dettaglio.
Le cause sono importanti
Accertare le cause di una patologia è cruciale per individuare la giusta terapia o il trattamento più efficace per il paziente.
A causare i disturbi tricologici, infatti, possono essere i fattori più disparati: dallo stress alla genetica, dai farmaci agli ormoni, all’alimentazione.
Inoltre, la patologia può essere cronica come passeggera, legata ad un particolare momento della vita e andrà, quindi, trattata in modi diversi!
Nel frattempo...
Se iniziamo a notare qualche segnale o vediamo che i nostri capelli sono meno belli e rigogliosi del solito, oltre a tenere monitorati i punti visti sopra, sicuramente non sbagliamo se smettiamo di usare prodotti per l'Hair Care che contengono tensioattivi aggressivi e siliconi.
Optiamo per un'Hair Care EcoBio (come quella di Hava, per esempio) e se vediamo che la situazione continua comunque a peggiorare, rivolgiamoci ad uno specialista.