INCI: come leggerlo e cosa evitare!

INCI: come leggerlo e cosa evitare!

Parte 1

Che cos’è l’INCI? A cosa serve e perché è molto importante per la salute dei nostri capelli saperlo leggere? Quali ingredienti andrebbero evitati e come individuarli? Scopriamolo insieme!

Di cosa si tratta? 

Acronimo di "International Nomenclature of Cosmetic Ingredients", l'INCI consiste nell’elenco completo di tutti gli ingredienti contenuti in un prodotto cosmetico.

Dove si trova? 

Sull'etichetta di ogni prodotto!

L'INCI indica per primi gli ingredienti presenti in percentuale maggiore e poi, seguendo l'ordine decrescente, tutti gli altri, compresi quelli presenti in quantitativi molto bassi. 

Se sotto all’1%, gli ingredienti possono essere menzionati in ordine casuale.

In che lingua è?

L'INCI può risultare complesso da leggere proprio perché non è scritto nella nostra lingua ma segue questa regola: le sostanze sintetiche vengono nominate in inglese, mentre quelle di origine vegetale sono indicate con il loro nome botanico... in latino!

Spesso vengono utilizzate entrambe le lingue, sia l'inglese che il latino: ad esempio l'acqua è indicata solitamente come "Aqua/Water".

Ingredienti da evitare e come riconoscerli!

Tensioattivi aggressivi
I tensioattivi in sé non sono dannosi, anzi: risultano indispensabili per la creazione di prodotti dalle proprietà detergenti perché, grazie alla loro particolare struttura chimica, riescono a legarsi sia alle sostanze oleose (e quindi allo sporco e al sebo in eccesso), sia all’acqua, così da scivolare via con il risciacquo, portandosi dietro la sporcizia e lasciando puliti i capelli e il cuoio capelluto. 

Esistono però alcuni tensioattivi particolarmente aggressivi che, oltre a portare via lo sporco e il sebo in eccesso, vanno ad eliminare anche la naturale barriera protettiva della cute.


Come compaiono nell'INCI? 

  • Sodium Laureth Sulfate o SLES
  • Sodium Lauryl Sulfate o SLS

 

Parabeni

Si tratta di conservanti chimici, presenti in tutti quei prodotti che, dopo la prima apertura, devono durare a lungo. I parabeni impediscono che, una volta rotto il sigillo di garanzia, il prodotto  venga contaminato da microbi e batteri. Perché evitarli allora? 
Perché i parabeni sono in grado di penetrare nell’epidermide ed accumularsi all’interno del tessuto cutaneo.
La ricerca scientifica degli ultimi anni li ha classificati come “potenziali interferenti endocrini” (ovvero sostanze in grado di modificare la normale attività delle ghiandole che producono alcuni ormoni, tra cui gli estrogeni) e sono sospettati di provocare un aumento nell’incidenza del cancro al seno. 
Nonostante questa correlazione non sia ancora stata dimostrata con certezza, molti Paesi europei hanno deciso di regolamentare la concentrazione di parabeni autorizzati, soprattutto nei cosmetici. 
Come riconoscerli?
nomi dei parabeni più comuni sono facilmente riconoscibili all'interno dell'INCI dei prodotti perché portano tutti il suffisso "paraben". 
Eccone alcuni:
  • Methylparaben
  • EthylparabenPropylparabenIsobutylparaben Butylparaben

Ci sono alternative?

Ebbene sì!

I tensioattivi aggressivi si possono sostituire con mix di tensioattivi delicati, che svolgono la loro funzione detergente senza risultare dannosi per la cute. 

Lo stesso discorso vale per i parabeni: esistono soluzioni altrettanto efficaci e non dannose per la nostra salute! 

Nella Bio cosmesi, e anche nei prodotti Hava, le sostanze che più comunemente vengono utilizzate come conservanti in sostituzione ai parabeni sono: i sorbati, i benzoati, il benzyl alcohol, per esempio e gli oli essenziali. 

Nel prossimo articolo parleremo di altre due categorie di ingredienti da evitare e scopriremo insieme come riconoscerle nell'INCI: stay tuned!