Sempre più spesso si sente parlare di prodotti per l'Hair Care privi di determinate sostanze, per esempio i siliconi, i tensioattivi aggressivi ed i parabeni.
Alla nostra lista di sostanze da evitare, oggi aggiungiamo i petrolati: andiamo a scoprire insieme cosa sono, come funzionano e perché sono dannosi per le nostre chiome e per l'ambiente!
Che cosa sono
Come ci suggerisce il loro nome, i petrolati sono sostanze derivanti dagli scarti della raffinazione del petrolio.
Sono molto economici, la loro caratteristica principale è quella di dare a pelle e capelli un’illusoria sensazione di morbidezza e setosità e sono conosciuti come agenti protettivi atti al mantenimento dell’idratazione cutanea.
Come funzionano
I petrolati creano una pellicola oleosa sulla cute, una sorta di barriera che, oltre a risultare morbida e setosa al tatto e alla vista, mantiene l'idratazione, impedendo all’acqua presente nelle cellule di evaporare.
I problemi
La barriera impermeabile creata dai petrolati ha conseguenze molto gravi: non solo non fa uscire l'acqua ma non permette nemmeno all'ossigeno di entrare!
Questo causa la mancata ossigenazione delle cellule e altera la normale respirazione cutanea, favorendo - inoltre - il proliferare di microorganismi e batteri al di sotto della barriera oleosa.
E non è finita qui: i petrolati hanno azione comedogena, ovvero chiudono i pori della pelle, ostruendoli e impedendogli di buttare fuori le sostanze di scarto.
Succede, quindi, che queste ultime si accumulano sulla cute, scatenando diversi disturbi e favorendo irritazioni e sensibilizzazioni del cuoio capelluto.
Come se quanto detto finora non bastasse, l'altro grosso problema dei petrolati è che, il film impermeabile che costruiscono, impedisce al capello di assorbire le sostanze nutritive e idratanti presenti nei prodotti per l’Hair Care: l’effetto a lungo termine sarà, quindi, un capello disidratato e denutrito.
I rischi per l'ambiente
I petrolati non sono da evitare solo per i problemi che possono creare alla salute dei nostri capelli ma anche per l'impatto negativo che hanno sull'ambiente.
Si tratta, infatti, di sostanze non biodegradabili, quindi altamente inquinanti: in particolare, quando vengono utilizzati nei prodotti per la cura dei capelli, una volta risciacquati, dallo scarico della doccia, finiscono in mare.
Se li (ri)conosci li eviti
Come possiamo riconoscere i petrolati nell'INCI dei prodotti che acquistiamo?
Questa categoria di sostanze appare sotto diversi nomi, ecco i più comuni:
- Petrolatum
- Vaselina
- Mineral oil (oli minerali)
- Paraffinum liquiduum / Paraffina
- Cera microcristallina / Microcrystalline Wax
Alternative
Negli ultimi anni, la cosmesi EcoBio ha cercato - con successo - di sostituire i petrolati (e altre sostanza come i siliconi e i parabeni di cui abbiamo parlato negli articoli precedenti), con delle alternative più sane sia per la nostra chioma che per l’ambiente.
Per dare l’effetto morbido e setoso tipico dei petrolati, ma anche per apportare reale nutrimento e idratazione ai capelli, la cosmesi EcoBio utilizza burri e oli emollienti di origine vegetale, come l’olio di Jojoba, di Argan o il burro di Karitè: sostanze non occlusive, che penetrano a fondo nella cute lasciandola, però, libera di respirare.
La nostra filosofia
Tutti i prodotti Hava sono privi di siliconi, tensioattivi aggressivi, parabeni e petrolati perché crediamo che i capelli debbano essere sani, non solo apparire tali per un breve periodo!